I Regimi Fiscali
La scelta del regime fiscale più adatto al tuo Business.
La scelta del regime fiscale e contabile è un passo molto importante per chi apre la partita IVA.
Ma quali sono le scelte possibili? Da cosa sono condizionate? In Italia sono tre regimi a disposizione: Forfettario, Semplificato e Ordinario.
Non è facile affermare quale sia il regime migliore per tuo business, poiché i fattori da prendere in considerazione sono diversi.
Di seguito spiegheremo le caratteristiche di ogni regime così da capire i pro e i contro.
Regime ordinario e semplificato: cosa sono
Tra i tipi di regime previsti dall’ordinamento italiano ci sono il regime ordinario e il regime semplificato.
Il regime ordinario è obbligatorio per:
- le società di capitali,
- le società di persone che nell’anno precedente hanno conseguito ricavi superiori a 500.000 euro nel caso di prestazione di servizi e a 800.000 euro in caso di altre attività.
Con questo regime viene richiesta una contabilità articolata e diversi registri sia da tenere che da presentare alle autorità competenti.
Il regime semplificato è, invece, un regime che riduce notevolmente gli obblighi contabili per le attività che rientrano entro un certo limite di volume di affari. Il vantaggio di questo regime consiste nella sua semplicità di applicazione, che rende in questo modo la gestione della tua Partita IVA molto meno onerosa.
Per rientrare nel regime semplificato, la tua ditta individuale o società di persone deve avere un limite di ricavi di 500.000 euro nell’ambito dei servizi e un limite di ricavi di 800.000 euro se la tua attività si occupa di altro. Il superamento di tali limiti ti porta di conseguenza nel regime ordinario.
Regime fiscale forfettario: cos’è
Il regime forfettario, che viene disciplinato dalla Legge n. 190/2014 e modifiche successive, è un regime agevolato dedicato a tutti coloro che hanno Partita Iva individuale.
Se rientri nella categoria di chi ha Partita Iva individuale e vuoi avviare una nuova attività oppure ne hai già una in possesso, puoi avvalerti del regime forfettario, purché rispetti determinati requisiti. Tra questi, i ricavi o compensi percepiti nell’anno precedente, che devono rientrare nel limite di 85.000 euro.
Per quanto riguarda la tassazione, è prevista un’imposta sostitutiva pari al 15% del reddito imponibile che, per i primi 5 anni di attività e a determinate condizioni, si riduce al 5%.
A livello di semplificazione contabili e fiscali, non hai l’obbligo di tenuta delle scritture contabili, né di applicazione, liquidazione e versamento dell’IVA e non devi operare ritenute d’acconto.
Infine, artigiani e commercianti possono chiedere la riduzione del 35% dei contributi INPS da pagare in un anno.
Quale regime scegliere e perché è importante farlo con attenzione
Quale regime conviene scegliere: ordinario, semplificato o forfettario? Non esiste una risposta valida per tutti i casi.
Come abbiamo detto in precedenza, puoi accedere a determinati regimi solo se rispetti determinati requisiti, tra cui rientrare in certi limiti di ricavi o compensi.
Inoltre, prima di decidere quale regime adottare, dovrai anche considerare il codice ATECO della tua attività.
Comunque ti invitiamo a farti seguire da un professionista.
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